Comunicato stampa
La voce del vento si raccoglie nell'arpa come acqua in una brocca, poi si riversa piano e tra le corde risuona.
L'arpa si piega, si libra, s'impenna, seduce la voce del vento e poi la ridona.
La voce del vento è vibrazione, è dissonanza eppure armonia, è il colore del silenzio delle cime e dei cieli.
Il mago del vento sembra danzare. In limpida armonia con l'arpa, l'accompagna nell'aria.
Appaiono simboli arcaici, danze orientali, cerchi magici. Sfuma il confine tra il suono e la danza.
"Sospensioni, attese e leggerezze." L'uomo si fa respiro, ritmo e leggerezza, uno con la natura, portatore di voce. Egli stesso voce. Si lascia andare al vento, quasi sollevare; lo ascolta e lo segue, ne trasforma il sussurro in armonie di movimento: "Il vento mi sostiene. Mi fido. Mi sento espanso."
È per noi un privilegio, un'emozione nuova. Tratteniamo il fiato mentre il canto si modula piano.
Il cuore risponde. È ascolto libero, il nostro, o forse liberato.
È un ponte ritrovato verso la natura, mondi e ricordi di altre vite.
È la risonanza di un codice antico, a lungo dimenticato. Una epifania.
E anche noi per un attimo diventiamo arpa, e il vento sfiora, dentro, corde nuove.
"A sera non rimarrà nulla, se non l'esperienza dei sensi di voi che avete sentito. E il vostro racconto."
http://LaVocedelVento/luigiberardi_arpeeolie_ita.asp
http://www.parks.it/parco.adamello.brenta/
Nessun commento:
Posta un commento